Il Wing Tsun
Il Wing Tsun è un Sistema di Arti marziali e di Autodifesa, inventato da una monaca cinese circa 400 anni fa. Non si basa sulla forza fisica, ma permette di neutralizzare uno o più aggressori utilizzando la loro stessa forza ed energia.
Non prevede la partecipazione a gare sportive e competizioni. Queste ultime, infatti hanno al loro interno regole ben precise: ad esempio alcuni colpi non possono essere assestati perché pericolosi, è sempre presente un arbitro pronto a valutare e sanzionare possibili scorrettezze e comunque a interrompere il combattimento quando la situazione volge al peggio.
Il Wing Tsun è stato inventato proprio allo scopo di difendersi da chi non attacca secondo schemi prefissati o attenendosi a regole, per questo non è sportivizzato.
All’inizio si insegnano tecniche e movimenti che saranno in seguito effettuati in automatismo, senza quindi pensare alle azioni che si devono compiere.
Questa arte prevede 3 stadi di destrezza:
- il primo è quello in cui si dà risalto alla propria volontà, ci affidiamo unicamente alla forza fisica e utilizziamo tecniche e schemi fissi: questo può funzionare se rispetto all’aggressore siamo più giovani, più veloci, più forti e più aggressivi.
- il secondo è quello in cui in parte utilizziamo la nostra forza e in parte ci adattiamo a ciò che fa l’altro attraverso movimenti fluidi ed armoniosi
- il terzo è quello in cui ci adattiamo unicamente a come si comporta l’aggressore, senza l’uso della nostra forza fisica e senza fatica, cercando di neutralizzarlo nel minor tempo possibile, senza dargli il tempo di capire cosa in realtà sia successo.
In ogni caso il Wing Tsun ci insegna ad EVITARE una situazione potenzialmente aggressiva, se questo non è possibile, a SOPRAVVIVERE a tutti i costi, mantenendo in primis la distanza di sicurezza, ad uscire dalla traiettoria, ad alzare sempre le mani per comunicare al fine di farci capire le intenzioni di chi ci vuol fare del male, a non farsi afferrare, a non farsi spingere, a non farsi tirare e a non farsi colpire. E’ necessario poi non far trasparire la nostra ansia-paura, le nostre intenzioni e saper sfruttare lo spazio e l’ambiente circostante